domenica 2 dicembre 2012

La giraffa (Giraffa camelopardalis, Linnaeus 1758) è un grande mammifero africano artiodattilo, il più alto tra tutte le specie di animali terrestri viventi; può superare i 5 metri di altezza e la tonnellata di peso.[2][3] La più alta giraffa che si conosca misurava 5,87 m di altezza e pesava circa 2.000 kg.[2][3] Le femmine sono leggermente più piccole e meno pesanti dei maschi. Ha la caratteristica di avere arti e collo eccezionalmente lunghi (il lungo collo misura fino a 3 m), oltre alla lingua blu (fino a 60 cm) e alle piccole corna ricoperte di pelle (ossiconi). Caratteristico è anche il colore del mantello, pezzato più o meno finemente (a seconda delle sottospecie) di bruno su fondo beige. La giraffa appartiene alla famiglia dei Giraffidi, che comprende solo un'altra specie vivente, l'okapi (Okapia johnstoni). In swahili si chiama twiga. Indice Etimologia Il nome comune italiano giraffa deriva dall'arabo zarrāfa, a sua volta derivato dall'egiziano zor-aphé che significa "lungo collo".[4] Distribuzione e habitat [modifica] Le giraffe vivono in branchi dai 10 ai 70 individui, nelle savane dell'Africa subsahariana. Descrizione Apparato scheletrico I maschi possono arrivare sino a 5,5 metri fino alle corna (da 3 a 3,6 metri al garrese) e pesare tra gli 8 quintali e i 1.930 kg; le dimensioni del loro pene arrivano fino a 45 cm. Le femmine sono più piccole, arrivano a 4 o anche 4,5 metri di altezza e pesare tra i 500 e i 1.180 kg; la profondità della loro vagina può arrivare agli 80 cm.[senza fonte] Il mantello è pieno di macchie marroni color bruno divise da un pelo chiaro color beige. Ogni giraffa ha un mantello diverso ed è impossibile trovarne due completamente identici.[5] Corna Entrambi i sessi possiedono corna, anche se quelle delle femmine risultano più piccole.

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